Care e Cari Connazionali, Amiche e Amici dell’Italia,
dal 25 ottobre 2024 ho assunto l’incarico di Ambasciatrice d’Italia per l’Afghanistan nella sede temporaneamente ricollocata a Doha, consapevole delle sfide poste da una fase di particolare complessità nel rapporto bilaterale tra Roma e Kabul.
Storicamente attratti quali Paesi amici, Italia e Afghanistan sono in questo momento confrontati alla sospensione delle relazioni diplomatiche: il governo de facto talebano, insediatosi a Kabul nell’agosto 2021, non è stato riconosciuto dalla comunità internazionale. Molti Paesi, tra cui l’Italia, hanno chiuso le rispettive Ambasciate.
La ricollocazione in Qatar della nostra Sede diplomatica, analogamente a quanto fatto da altri membri della comunità internazionale, consente di assicurare all’Italia un ruolo nel quadrante di dialogo politico sull’Afghanistan guidato dalle Nazioni Unite, denominato Processo di Doha: in questo formato possiamo rappresentare le nostre posizioni a tutela dei diritti umani e, in particolare, dei diritti delle donne e delle ragazze, anche nelle occasioni di confronto con gli esponenti del movimento talebano.
Da qui, insieme alla mia squadra e in costante sinergia con l’Ufficio AICS di Islamabad, sosteniamo inoltre la preziosa azione dei nostri operatori umanitari che, attraverso organizzazioni della società civile e agenzie multilaterali, realizzano sul terreno importanti attività a favore delle componenti più vulnerabili della popolazione afgana, colpite da povertà endemica e malnutrizione, in uno scenario caratterizzato da carenza dei servizi sanitari di base e frequenti disastri naturali. Grazie all’impegno della Cooperazione italiana, siamo infatti fra i principali Paesi donatori, guardando con attenzione alle potenzialità di sviluppo del settore privato e alla promozione della stabilità e della sicurezza in una regione strategica.
Diplomazia del dialogo e diplomazia della solidarietà nutrono questo percorso: tutela dei diritti umani, rispetto degli obblighi internazionali e benessere della popolazione afgana saranno le direttrici del nostro lavoro.
Spero che queste priorità possano ispirare fiducia e disponibilità nei nostri interlocutori, che ringrazio per ogni contributo a favore di un auspicato futuro di pace e prosperità per l’Afghanistan.
Sabrina Ugolini