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Cooperazione allo sviluppo

L’impegno della Cooperazione italiana in Afghanistan ha sempre rappresentato una dimensione prioritaria nella politica estera nazionale.

Prima dell’insediamento del governo de facto talebano, nel periodo 2002-2021, l’Italia ha infatti sostenuto le dinamiche di sviluppo del Paese attraverso il conferimento complessivo di 1,25 miliardi di euro, fra doni e crediti d’aiuto. Il focus geografico degli interventi italiani, a suo tempo, era nelle province di Herat e di Kabul, estendendosi nel corso degli anni anche all’area di Bamiyan e ad altre zone del Paese, con destinazione multisettoriale.

Dopo il 15 agosto 2021, l’Italia annunciò lo stanziamento di aiuti per 150 milioni di euro a favore dell’Afghanistan e dell’accoglienza dei rifugiati afgani nei Paesi limitrofi. I finanziamenti sono stati indirizzati ad agenzie onusiane (UNOCHA, UNHCR, IOM, WFP, UNHAS, OMS, UNICEF, UNFPA) e ad altre organizzazioni internazionali (ICRC, IFRC), operanti anche per il tramite di organizzazioni non governative (ONG). Nel marzo 2022 l’Italia confermò un impegno di 50 milioni di euro.

L’Afghanistan attraversa oggi una crisi umanitaria dai contorni drammatici: secondo i dati di UN OCHA, il 48% della popolazione afgana vive sotto la soglia della povertà, rappresentando quasi 23 milioni di persone bisognose di assistenza. La gravissima situazione socioeconomica del Paese è ulteriormente fragilizzata dalle conseguenze del massiccio ritorno forzato di profughi afgani da Iran e Pakistan (1,4 milioni nel 2024, oltre 2 milioni stimati nel 2025).  Per queste ragioni l’Afghanistan è oggi il quarto Paese beneficiario dei fondi di emergenza.

Il sostegno del Governo italiano alla popolazione afgana è parte di un approccio strategico nei confronti del Paese: la dimensione politica – partecipazione al Processo di Doha, quale piattaforma di confronto multilaterale con le autorità de facto – è consolidata da una convinta azione di supporto ai basic human needs, concretamente possibile sul territorio attraverso l’attività delle Agenzie delle Nazioni Unite e di alcune ONG ancora operanti nel Paese. Nel 2024 l’Italia ha stanziato un pacchetto di interventi per 14,5 milioni di euro e nel 2025 ha rinnovato il suo impegno attraverso assistenza di emergenza, sia bilaterale che multilaterale, per complessivi 16,5 milioni di euro. In seguito al terremoto nelle province di Kunar e di Nangarhar (31 agosto 2025), il MAECI ha mobilitato risorse aggiuntive a favore della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, pubblicando altresì un bando di primissima emergenza in risposta agli effetti del sisma.

Attualmente, in assenza di interlocuzioni dirette con il governo de facto, le modalità e i contenuti degli interventi italiani sono oggetto di analisi e revisione nell’ambito del coordinamento periodico con gli organismi multilaterali (Nazioni Unite, Banca Mondiale, Unione Europea) e con gli altri Paesi donatori, che dal 2022 si riuniscono nel formato dell’Afghanistan Coordination Group (ACG). L’Italia, in tale contesto, dedica particolare attenzione ai bisogni primari della popolazione (salute, sicurezza alimentare, istruzione), puntando a migliorare accessibilità, inclusività e qualità dei servizi di base. La situazione delle donne e delle ragazze, quali componenti particolarmente vulnerabili della popolazione, è ugualmente oggetto di specifico approfondimento.

L’Italia contribuisce inoltre all’Afghanistan Resilience Trust Fund (ARTF), allo Special Trust Fund for Afghanistan (STFA) e all’Afghanistan Humanitarian Fund (AHF), fondi multilaterali finalizzati a una gestione razionale degli aiuti internazionali. Partecipiamo inoltre al gruppo di coordinamento locale della SSAR (Solutions Strategy for Afghan Refugees). Nel 2025 l’Italia ha anche aderito all’iniziativa regionale Team Europe (TEI) sulla situazione degli sfollati afgani.

La programmazione dell’assistenza umanitaria in Afghanistan è elaborata congiuntamente con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e risponde alle previsioni della Legge 125/2014.

Per approfondimenti circa i singoli progetti finanziati si invita a consultare la pagina internet della sede AICS di Islamabad, www.islamabad.aics.gov.it, dal 2021 competente anche per l’Afghanistan.