L’Italia continua a sostenere il popolo afgano attraverso la cooperazione allo sviluppo, l’aiuto umanitario e la promozione del settore privato, con particolare attenzione alle donne e alle persone più vulnerabili.
È questo il contesto nel quale si colloca il nuovo contributo di 3,5 milioni di euro destinato all’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), per sostenere le attività di assistenza umanitaria in favore dei rimpatriati in Afghanistan. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, finanzia infatti un progetto OIM della durata di 12 mesi, finalizzato a erogare servizi di base e assistenza sanitaria ai rimpatriati, con l’obiettivo di raggiungere oltre 25.000 persone e sostenere le comunità di origine.
L’assistenza sarà fornita attraverso gli otto centri di accoglienza e transito di OIM situati lungo le frontiere con l’Iran e il Pakistan, oltre che nelle aree di ritorno.
Solo nel 2024 l’OIM ha registrato oltre 1,3 milioni di rimpatriati afgani, a fronte di un incremento stimato dei rientri di circa 2 milioni di persone tra il 2025 e il 2026.